
Lo yoga è un’attività preziosa per mobilità, gestione dello stress e benessere generale. Spesso questa viene scelta per i molteplici benefici che riesce ad apportare sullo stato di salute complessivo della persona.
Sul fronte del consumo calorico, però, l’impegno energetico dipende moltissimo dallo stile adottato e dalla intensità: una pratica blanda ha un costo basso, mentre sequenze più dinamiche possono salire sensibilmente.
Ad esempio, l’ Hatha Yoga (il più praticato) è la variante che ha i consumi calorici più bassi, in quanto in media di bassa intensità. Varianti come il power Yoga o l’Hatha ad alta intensità, invece, garantiscono dei consumi più elevati.
Per stimare le kcal in modo pratico si usa la regola dei MET (Metabolic Equivalent of Task):
kcal = MET × peso (kg) × ore.
Il 2024 Adult Compendium of Physical Activities riporta i MET specifici per i principali stili:
Hatha yoga ≈ 2,3 MET;
Hatha ad alta intensità ≈ 8,0 MET;
Power yoga ≈ 4,0 MET (alcune varianti dinamiche come Surya Namaskar sono in media ≈ 3,5 MET).
Ecco il nostro calcolatore per stimare i consumi dello Yoga:
Lo yoga può contribuire al dimagrimento se aiuta a muoversi di più e a gestire meglio stress e alimentazione, ma da solo, soprattutto nelle forme più blande, ha un impatto calorico limitato.
Le varianti più dinamiche, come Hatha ad alta intensità o Power yoga, hanno i consumi più elevati rispetto allo yoga tradizionale e statico.
Dipende dall’intensità reale. Nelle pratiche dolci l’impatto è spesso modesto; nelle sessioni lunghe e dinamiche può invece avere senso includerlo nel calcolo del dispendio energetico.