
In nutrizione, è importante tenere conto di tutte quelle attività che una persona svolge durante la giornata e che le fanno consumare energia (kcal), in che modo viene identificato questo dato? e come si calcola?
Il NEAT (Non-Exercise Activity Thermogenesis) è l’energia che consumi con tutte le attività non riconducibili all’esercizio fisico strutturato: stare in piedi, camminare per casa, fare le scale, gesticolare, riordinare.
È estremamente variabile da persona a persona e può cambiare molto in base all’ambiente e alle abitudini. In letteratura è descritto come uno dei tasselli chiave del dispendio energetico giornaliero e del controllo del peso, insieme a metabolismo basale (MB), attività fisica strutturata (EAT) e termogenesi da dieta (TEF).
Le linee guida OMS 2020 enfatizzano l’importanza di ridurre la sedentarietà e aumentare il movimento quotidiano, cornice entro cui il NEAT gioca un ruolo centrale. Aumentare il NEAT, anche di poco, rientra proprio nelle strategie utili per ottimizzare un percorso di ricomposizione corporea e dimagrimento.
Misurare direttamente il NEAT è estremamente complesso.
Probabilmente è impossibile determinare un consumo energetico così vario e momento-dipendente. Per questo motivo, nella pratica clinica si utilizzano delle approssimazioni e stime tramite delle formule predittive.
Per le attività di vita comune nel loro complesso, una formula affidabile è la formula di Arcelli modificata:
kcal ≈ 0,75 × peso (kg) × chilometri “equivalenti” percorsi nella giornata.
Arcelli solitamente viene usato per stimare i consumi di camminata (0.5) e corsa (0.9).
Utilizzando un coefficiente intermedio di 0.75 si allarga un po’ la stima oltre la sola camminata, includendo movimenti non tracciati ma energeticamente rilevanti.
Ovviamente il dato principale che utilizzeremo per stimare il NEAT sono i passi giornalieri, trasformati in km.

Ecco il nostro calcolatore per identificare il NEAT giornaliero, sfruttando la formula di Arcelli con il coefficiente di 0.75
Il NEAT è la quota di energia che racconta quanto davvero ti muovi fuori dall’allenamento. Questo ha un impatto enorme sui consumi energetici giornalieri, molto più di quanto non si pensi. In media l’impatto che l’allenamento ha sul consumo giornaliero è minore del NEAT.
Per questo, aumentare il NEAT è già di per sé un’ottima strategia.
Per stimarlo in modo pratico, usa la formula di Arcelli con coefficiente 0,75 per la vita quotidiana (NEAT).
Sì. Due persone identiche per peso e dieta possono differire di centinaia di kcal al giorno solo per abitudini quotidiane: c’è chi si muove continuamente e chi resta seduto per ore. È per questo che il NEAT è considerato uno dei principali determinanti del bilancio energetico.
Sono la base più pratica e affidabile. Non catturano tutto (come gesticolare o stare in piedi), ma con la formula di Arcelli con coefficiente 0.75 si ottiene un valore più realistico che ingloba anche attività non tracciate dai contapassi.
Può aiutare moltissimo. Non sostituisce i benefici dell’esercizio strutturato, ma aumentare il NEAT in modo costante è una delle strategie più efficaci e sostenibili per creare un dispendio calorico significativo nel lungo periodo.