
Il Crossfit è un’attività molto praticata, soprattutto negli ultimi anni. Questa va a combinare esercizi di forza “classici” (manubri e bilancieri, ginnastica, condizionamento) con pesi o a corpo libero, ad una attività più “cardio” sfruttando quindi tempi di recupero brevi, ripetizioni veloci e circuiti di vario tipo.
Il CrossFit alterna sforzi brevi e intensi a recuperi. Per stimare le calorie in modo pratico usiamo i MET (Metabolic Equivalent of Task):
kcal = MET × peso (kg) × ore
Le linee guida OMS 2020 invitano ad accumulare attività moderata-vigorosa e a includere rinforzo muscolare settimanale; il CrossFit può contribuire a entrambi, ma il dispendio effettivo dipende dall’intensità, densità dell'allenamento e dal livello dell’atleta.
Il compendium of physical activity identifica tramite diversi valori di MET la pratica svolta e i relativi consumi. I principali sono:
bassa intensità = 3,5 MET
media intensità = 5,0 MET
alta intensità = 7,5 MET
Attenzione: i consumi reali indotti dal crossfit sono estremamente variabili e dipendono da moltissimi fattori diversi (durata, intensità, livello di allenamento, ecc.). Se non sei certo del livello di allenamento o di quale MET utilizzare, il consiglio è di sottostimare i risultati.

Ecco il nostro calcolatore per identificare quante calorie si possono consumare con il crossfit.
Con il CrossFit le calorie si possono stimare in modo semplice con i MET, ma il numero reale dipende da moltissime variabili e in generale dal grado di allenamento. Usa i tre livelli operativi (3,5 / 5,0 / 7,5 MET), ricorda che sono stime e consigliamo di sottostimare i valori generati tramite i MET.
Nel lungo periodo contano di più la costanza, il miglioramento tecnico e l’integrazione con lavoro di base (NEAT/cardio), pienamente in linea con le raccomandazioni internazionali allo scopo di aumentare il grado di attività fisica giornaliera svolta.
In media sì, perché combina carichi, movimenti multiarticolari e recuperi brevi. Tuttavia, una seduta di pesi molto densa può avere consumi simili: dipende non tanto dai consumi calorici diretti quanto più dall'obiettivo a cui si punta.
Può variare molto: da valori moderati in allenamenti tecnici o poco densi, fino a consumi più elevati (≈7,5 MET) in allenamenti intensi e continui.
Può essere un ottimo strumento se svolto con costanza e inserito in un bilancio energetico adeguato. Non fa dimagrire “di per sé”: il risultato dipende da alimentazione, NEAT e continuità nel tempo.