
Il Pilates è un’attività molto valida per postura, controllo motorio e gestione dello stress.
Sul piano energetico, però, l’intensità media è bassa rispetto ad altri sport o attività: il consumo dipende soprattutto dallo stile (classico o reformer) e dalla densità della lezione.
Per stimare i consumi del pilates in modo semplice usiamo i MET (Metabolic Equivalent of Task):
kcal = MET × peso (kg) × ore
Le raccomandazioni OMS inquadrano attività come il pilates, parte utile del consumo totale settimanale di movimento, specie se questo comprende sia lavoro aerobico che muscolare.
Il Compendium of Physical Activities ci indica come in base alla tipologia di pilates svolto, i consumi cambino in maniera considerevole:
In generale, il pilates è molto simile allo Yoga per consumi calorici. Se si vuole ottimizzare dal punto di vista dei consumi, consigliamo di associare al Pilates un'ulteriore attività fisica sia muscolare che più di tipo cardio.

Ecco il nostro calcolatore per identificare il consumo calorico del Pilates.
Il Pilates aiuta a consumare calorie, ma il suo valore principale è un altro: controllo, mobilità, forza addominale e benessere generale.
Integra il Pilates con camminate, corsa o un’attività cardio aggiuntiva e magari un po’ di lavoro di forza: è la combinazione che massimizza salute e risultati.
Da solo, difficilmente. Il suo consumo calorico è modesto; può però contribuire al dimagrimento se inserito in uno stile di vita attivo e in un bilancio energetico adeguato.
Dipende dall’intensità: da valori bassi nelle lezioni classiche (≈1,8 MET) fino a consumi più elevati nelle versioni dinamiche come Reformer o Power Pilates (≈4 MET).
Se l’obiettivo principale è il consumo calorico, il cardio generalmente è più efficace. Il Pilates resta comunque un ottimo complementare per salute, postura e prevenzione degli infortuni.