Nutrizione

Ritenzione idrica: quali integratori funzionano davvero?

1. Se il problema è venoso (o linfatico)

Quando le gambe si gonfiano la sera, hai varici visibili o stai seduta molto a lungo, gli unici integratori con prove solide sono quelli veno-attivi.

a) MPFF (diosmina + esperidina, 1 000 mg/die)
Riduce il volume delle caviglie e i sintomi in circa 4 settimane, secondo una meta-analisi di RCT. È considerato il primo approccio raccomandato dalle linee guida ESVS.

b) Escina da ippocastano (50–75 mg due volte al giorno)
Mostra una riduzione dell’edema e un miglioramento soggettivo dei sintomi, secondo una Cochrane review. Va evitata se si assumono anticoagulanti.

c) Ruscus + hesperidina + vitamina C
Ha dimostrato benefici sulla sensazione di pesantezza e gonfiore delle gambe (dati da una network meta-analisi). È una seconda scelta indicata nei casi in cui MPFF non sia tollerato.

🕒 Provali per 8–12 settimane, poi misura la caviglia: se nessun miglioramento, sospendi.

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2. Se la ritenzione è premestruale

Ciclo irregolare, gonfiore diffuso, ritenzione prima delle mestruazioni? Alcuni integratori hanno evidenze discrete.

a) Vitamina B6: Riduce gonfiore e sintomi premestruali, il dosaggio utlizzato negli studi va da 50 ai 100 mg\die dal 14° giorno del ciclo fino alla fine della mestruazione

b) Magnesio: possibile effetto sinergico con B6, il dosaggio raccomandato è di 200-300 mg\die meglio se bisglicinato o citrato

⚠️ Attenzione al sovradosaggio: EFSA consiglia max 25 mg/die di B6 per uso cronico.

3. Se hai solo “sgarri” salati

Non è edema cronico ma gonfiore occasionale da sushi, salumi o pizza del weekend? Qualcosa può aiutare, ma senza aspettarsi miracoli.

a) Tarassaco (foglia)

- Cosa mostra la ricerca: aumento della diuresi nelle 5 ore successive all’assunzione (studio crossover).

- Limiti: effetto passeggero; mancano dati su riduzione del volume degli arti inferiori.

b) Equiseto, ortosiphon, tè verde

- Cosa mostra la ricerca: le evidenze derivano solo da studi su animali o da osservazioni non controllate.

- Limiti: nessuna raccomandazione nelle linee guida; rischio di squilibri elettrolitici se assunti insieme a FANS o ACE-inibitori.

Visto le limitazioni evidenti degli studi e gli effetti transitori questo tipo di integrazione risulta comunque sconsigliata.

4. Cosa NON funziona davvero

a) Ananas, bromelina, centella, carnitina: nessun RCT convincente sull’edema.

b) Integratori drenanti multi-ingrediente: spesso dosaggi troppo bassi, molto marketing e poca sostanza.

c) Integratori nei quali non è espressa chiaramente la standardizzazione e la titolazione

5. Checklist prima di comprare

✅ Hai capito da cosa deriva la ritenzione (vene, ciclo, dieta)?
✅ Usi farmaci (anticoagulanti, diuretici)?
✅ L’integratore è standardizzato e titolato (es. escina ≥16% saponine)?
✅ Monitori i risultati (peso a digiuno, misura della caviglia)?
✅ Stai seguendo le basi dello stile di vita? (Giusto quantitativo di sale, acqua, passi, calze compressive?)

6. Conclusioni

Nessun integratore drena in automatico: servono diagnosi, correzione dello stile di vita e, solo in alcuni casi, un supporto con sostanze mirate.

I più efficaci? Venoattivi per edema da insufficienza venosa, vitamina B6 per ritenzione ormonale.
Il resto? Solo se occasionale, e solo se tutto il resto è già a posto.

Valerio Gamucci, nutrizionista

Autore - Valerio Gamucci

Biologo nutrizionista Theia, esperto in integrazione e nutrizione sportiva.

FAQ

1. Gli integratori drenanti fanno dimagrire?

No. Possono ridurre un po’ di acqua extracellulare, ma non agiscono sul grasso.

2. Meglio un mix o un monocomponente?

Se vuoi efficacia, scegli prodotti singoli con dosaggi validati (MPFF, B6, escina…). I mix spesso non lo garantiscono.

3. Tarassaco o equiseto: quale meglio?

Solo il tarassaco ha dati sull’uomo (a breve termine). Gli altri sono più che altro tradizione popolare.

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