
La tiroidite di Hashimoto è una condizione autoimmune molto comune, soprattutto tra le donne, e spesso capita che venga associata a torto all’idea che eliminare il glutine sia sempre una buona idea. Ma è davvero così? La risposta breve è: no, non c’è alcuna indicazione di eliminare il glutine per tutti i pazienti con Hashimoto.
Una meta-analisi pubblicata nel 2023 su Frontiers in Endocrinology, la prima a occuparsi in modo sistematico della questione, ha analizzato gli effetti di una dieta gluten-free nei pazienti con Hashimoto non celiaci. In alcuni studi si osservano lievi miglioramenti di TSH e anticorpi tiroidei, ma la qualità delle prove è bassa e gli stessi autori concludono che non esistono evidenze sufficienti per raccomandare una GFD (gluten-free diet) routinaria nei soggetti senza celiachia diagnosticata.
Il discorso cambia completamente se alla tiroidite si associa una celiachia confermata. In questo caso, la dieta senza glutine non solo è necessaria, ma può avere un impatto positivo anche sul controllo tiroideo.
Le linee guida dell’American College of Gastroenterology (ACG 2023) sono chiare: nei pazienti con ipotiroidismo e celiachia non trattata è stato osservato un malassorbimento della levotiroxina, il farmaco più usato nella terapia sostitutiva. Questo può portare a fluttuazioni del TSH e a dosaggi insolitamente elevati di LT4. Con l’eliminazione del glutine e il trattamento della celiachia, il fabbisogno di farmaco tende a diminuire e il TSH si stabilizza meglio.
La coesistenza tra tiroidite autoimmune e celiachia non è rarissima: una meta-analisi pubblicata su Thyroid stima che circa 1 persona su 62 con una malattia tiroidea autoimmune presenti anche una celiachia confermata alla biopsia.
Per questo, le linee guida ACG 2023 raccomandano di non eseguire uno screening universale, ma di considerare i test quando esistono segni o sintomi compatibili, oppure quando ci sono indizi clinici: anemia da carenza di ferro non spiegata, disturbi intestinali, familiarità per celiachia, presenza di diabete tipo 1 o necessità di dosi molto elevate di levotiroxina. In questi casi, è corretto fare i test sierologici (tTG-IgA + IgA totali) mantenendo una dieta contenente glutine, e proseguire l’iter diagnostico secondo le raccomandazioni.
Molti pazienti, anche senza celiachia, scelgono di togliere il glutine "in via precauzionale". Ma fare una dieta gluten-free senza una reale indicazione può avere più svantaggi che benefici.
Innanzitutto, è una dieta che richiede attenzione e può portare a carenze nutrizionali, specialmente di fibre, ferro, alcune vitamine del gruppo B e minerali. Inoltre, può aumentare il rischio di eccesso di zuccheri o grassi saturi, se si sostituiscono i cereali integrali con prodotti gluten-free industriali. Infine, può generare una restrizione alimentare inutile, che complica la quotidianità senza un reale ritorno clinico.
Il messaggio finale è semplice: avere la tiroidite di Hashimoto non significa dover automaticamente rinunciare al glutine. L’eliminazione è indicata solo in caso di diagnosi di celiachia, da confermare attraverso un iter diagnostico corretto.
Se la celiachia c’è, la dieta senza glutine non solo migliora i sintomi intestinali, ma spesso aiuta anche a migliorare l’efficacia della terapia con levotiroxina. Ma in assenza di questa condizione, non esistono prove solide che una dieta senza glutine porti benefici significativi sul piano tiroideo.
In caso di dubbi, il consiglio più sensato è sempre lo stesso: non fare da soli. Rivolgiti al tuo medico o a un nutrizionista esperto, che potrà valutare il quadro clinico e se necessario prescrivere i test giusti prima di cambiare dieta.
No, non automaticamente. Le evidenze attuali non giustificano una dieta senza glutine nei pazienti non celiaci. Toglilo solo se c’è una diagnosi di celiachia o se il medico sospetta questa condizione.
Quando compaiono segnali compatibili: anemia sideropenica inspiegata, disturbi intestinali cronici, familiarità, diabete tipo 1, o quando servono dosi insolitamente elevate di levotiroxina. Non è previsto uno screening universale.
Sì, può portare a carenze di fibre e micronutrienti, aumentare il consumo di prodotti industriali GFD e creare restrizioni inutili. Per questo è consigliabile evitare la dieta priva di glutine “a scopo preventivo”.
ACG Guideline: Diagnosis and Management of Celiac Disease
Atypical Celiac Disease as Cause of Increased Need for Thyroxine: A Systematic Study
Prevalence of Celiac Disease in Patients with Autoimmune Thyroid Disease: A Meta-Analysis
American College of Gastroenterology Guidelines Update: Diagnosis and Management of Celiac Disease