Negli ultimi anni il collagene è diventato uno degli integratori più pubblicizzati per la salute articolare. Ma cosa dice davvero la scienza? Esistono due principali forme studiate: il collagene idrolizzato (cioè “pre-digerito” in peptidi) e il collagene nativo tipo II (UC-II®). Entrambi hanno mostrato effetti promettenti su dolore e funzionalità articolare, ma non sono cure miracolose.
Secondo una meta-analisi che ha incluso oltre 50 studi randomizzati controllati su quasi 9.000 pazienti con artrosi di ginocchio o anca, l’assunzione di 5-10 g/die di collagene idrolizzato per almeno 12 settimane ha portato a una:
a) Riduzione del dolore (WOMAC/VAS) di circa 8-12 punti (≈15%)
b) Miglioramento della funzionalità di circa 7-9 punti
Effetti clinicamente percepibili, paragonabili al paracetamolo o a FANS leggeri.
Nessuna evidenza, però, che il collagene idrolizzato ricostruisca la cartilagine: i miglioramenti sono sintomatici, non strutturali.
Il collagene nativo tipo II (UC-II®) agisce in modo diverso: non nutre direttamente la cartilagine, ma modula la risposta immunitaria nelle articolazioni, riducendo l’infiammazione.
Con solo 40 mg/die di UC-II®, alcuni studi mostrano un miglioramento del dolore paragonabile a quello della glucosamina (1 500 mg/die), con effetti già evidenti dopo 8-12 settimane e mantenuti fino a 6 mesi.
In atleti e sportivi con dolore articolare da sovraccarico, il collagene idrolizzato ha mostrato un leggero miglioramento del dolore dopo l’esercizio (–1,3 punti VAS) e una riduzione dell’uso di FANS. Tuttavia, gli effetti sono meno consistenti rispetto a quelli osservati nei pazienti con artrosi. La qualità degli studi inoltre era piuttosto bassa e i miglioramenti più importanti si sono osservati nei pazienti che hanno anche modificato gli esercizi in base al dolore, quindi ad oggi l'ulitizzo in questo ambito non ha molte certezze.
I peptidi di collagene a basso peso molecolare (< 5 kDa) sono assorbiti dall’intestino e raggiungono il sangue sotto forma di di-/tri-peptidi (come Hyp-Gly).
Questi peptidi agiscono come segnali biologici, stimolando i condrociti (cellule della cartilagine) a produrre collagene di tipo II e aggrecano, e riducendo la produzione di citochine infiammatorie come IL-1β e MMP-13.
L’effetto è più evidente in presenza di infiammazione articolare (come nell’artrosi), mentre è trascurabile in articolazioni sane.
Per ottenere benefici dall’assunzione di collagene, gli studi clinici suggeriscono due principali tipologie: il collagene idrolizzato e il collagene nativo di tipo II, noto come UC-II®.
Il collagene idrolizzato è efficace in dosi che variano tra i 5 e i 10 grammi al giorno. Può essere assunto sia a stomaco vuoto che durante i pasti, a seconda della preferenza personale.
Il collagene UC-II®, invece, è una forma non denaturata di collagene di tipo II, particolarmente indicata per la salute articolare. La dose efficace è molto più bassa: bastano 40 milligrammi al giorno, da assumere una sola volta, preferibilmente a digiuno.
Per quanto riguarda la durata del trattamento, è importante sapere che i benefici non sono immediati. Gli studi indicano che servono almeno 12 settimane di assunzione regolare per iniziare a notare miglioramenti. I risultati più significativi, però, tendono a manifestarsi dopo 24 settimane.
1) Il beneficio è modesto, ma reale: simile a un FANS leggero, non comparabile a terapie infiltrative.
2) Gli effetti sono variabili da persona a persona: circa 1 su 2 percepisce un beneficio clinico significativo.
3) La qualità dei prodotti è cruciale: cerca collagene idrolizzato ≥ 90% peptidi puri o UC-II® autenticato.
4) Non è una cura miracolosa: da solo non rigenera la cartilagine né sostituisce fisioterapia o perdita di peso.
Le linee guida OARSI ed ESCEO (2024) lo classificano come trattamento “add-on condizionale”, da considerare quando i FANS sono controindicati o mal tollerati.
L’integrazione con collagene può ridurre modestamente dolore e rigidità articolare, specie nei soggetti con artrosi lieve . I benefici si vedono dopo almeno 3 mesi di uso continuativo, e nella metà dei casi sono clinicamente significativi.
Non è una cura, ma un coadiuvante utile, da abbinare a esercizio mirato, fisioterapia, strategie nutrizionali e, se serve, farmaci.
No. Migliora i sintomi, ma non rigenera la cartilagine. È un coadiuvante, non una cura.
Entrambi hanno evidenze cliniche. L’idrolizzato agisce per stimolo diretto, l’UC-II® modula l’infiammazione. Scegli in base alla tolleranza e alla praticità.
Dopo 8–12 settimane, con miglioramenti maggiori a 24 settimane.