Nutrizione

Dolcificanti e cancro: cosa dice davvero la scienza?

1. I dolcificanti fanno venire il cancro? Cosa dice davvero la scienza

Ogni tanto torna il sospetto: i dolcificanti artificiali sono cancerogeni? La risposta breve, secondo le autorità sanitarie più importanti al mondo, è no – almeno alle dosi con cui vengono normalmente consumati.

Facciamo però un po’ di chiarezza, perché le notizie (soprattutto sull’aspartame) hanno creato un bel po’ di confusione.

GIF

2. Cosa è successo davvero con l’aspartame?

Nel 2023 l’IARC, l’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che classifica i cancerogeni, ha inserito l’aspartame nel Gruppo 2B: “possibilmente cancerogeno per l’uomo”. È lo stesso gruppo dove si trovano anche il talco per bambini e i sottacapisti da lavoro notturno.

Attenzione però: si parla di “pericolo”, non di rischio reale. In parole povere, l’IARC ha segnalato che ci sono alcuni indizi (soprattutto da studi osservazionali sul tumore del fegato), ma nessuna prova solida o definitiva.

Nello stesso giorno, altri due enti autorevoli – il JECFA (OMS/FAO) e l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) – hanno confermato la sicurezza dell’aspartame entro la dose giornaliera accettabile (ADI): 40 mg per ogni kg di peso corporeo. Tradotto: una persona di 70 kg dovrebbe bere più di 9 lattine di bibita light al giorno per avvicinarsi a quella soglia. Ben oltre il consumo normale.

3. E gli altri dolcificanti?

Anche per gli altri dolcificanti più usati le autorità sanitarie europee e internazionali non rilevano rischi cancerogeni:

1) Acesulfame-K: confermata la sicurezza nel 2025 dopo una nuova revisione dell’EFSA.

2) Saccarina: l’EFSA ha addirittura aumentato la soglia di sicurezza (ADI) nel 2024; i vecchi studi sui ratti non sono applicabili all’uomo.

3) Sucralosio: valutato da EFSA e FDA, nessuna evidenza di cancerogenicità alle dosi consentite.

In sintesi? Alle dosi d’uso tipiche, questi dolcificanti non fanno venire il cancro.

4. “Ma ho letto uno studio che diceva il contrario…”

Sì, esistono alcuni studi osservazionali (come quelli del progetto NutriNet-Santé) che trovano associazioni tra consumo di dolcificanti e rischio di tumori. Ma attenzione: un’associazione non è una prova di causa-effetto. I

Sono studi utili per orientare la ricerca, ma non bastano da soli per modificare le linee guida. E infatti, le autorità regolatorie continuano a basarsi su decine di studi clinici, dati tossicologici e valutazioni complessive per stabilire la sicurezza dei dolcificanti.

5. Allora posso usarli senza preoccuparmi?

Dipende. Se li usi ogni tanto per tagliare zuccheri aggiunti, non c’è nulla di allarmante. Ma se il tuo obiettivo è perdere peso, non aspettarti miracoli: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2023, ha sconsigliato l’uso prolungato di dolcificanti non per motivi oncologici, ma perché non sembrano efficaci sul lungo termine per dimagrire o migliorare la salute metabolica.

In pratica, la vera priorità non è il rischio cancro, ma l’utilità limitata.

6. Messaggio finale

No, i dolcificanti approvati non risultano cancerogeni alle dosi abituali.
L’aspartame è stato classificato come “possibilmente cancerogeno” dall’IARC, ma questo non cambia le raccomandazioni ufficiali, che ne confermano la sicurezza entro i limiti stabiliti.

La moderazione è sempre una buona idea, ma se ogni tanto bevi una bibita light o usi un dolcificante nel caffè, non è certo quello il problema.

Valerio Gamucci, nutrizionista

Autore - Valerio Gamucci

Biologo nutrizionista Theia, esperto in integrazione e nutrizione sportiva.

FAQ

1. L’aspartame è cancerogeno?

Secondo l’IARC è classificato come “possibilmente cancerogeno”, ma EFSA e OMS ribadiscono che è sicuro entro i limiti di assunzione giornaliera.

2. Quali dolcificanti sono considerati sicuri? .

Acesulfame-K, sucralosio, saccarina e aspartame sono tutti valutati sicuri dalle autorità regolatorie internazionali, se consumati entro i limiti consigliati

3. I dolcificanti aiutano a dimagrire?

Non in modo significativo sul lungo termine. L’OMS nel 2023 ne ha sconsigliato l’uso prolungato per il controllo del peso, non per motivi oncologici ma per scarsa efficacia metabolica.

Indice dell'articolo

Leggi anche

Condizioni che trattiamo

Avvia la chat
1
💬 Hai bisogno di info?
Ciao 👋🏼
Come possiamo aiutarti?