Allenamento

Pullover per dorsali e pettorali: come eseguirlo perfettamente

1. Anatomia e movimento (spiegato facile)

Il pullover è un classico esercizio per i pettorali, svolto generalmente con manubrio su panca piana, che prevede l’estensione delle braccia oltre la testa per poi riportarle sopra il petto. 

È stato storicamente proposto come esercizio per i pettorali. La realtà, però, è che attiva sia i pettorali che i dorsali, ma nessuno dei gruppi viene stimolato in modo ottimale.

Il movimento coinvolge principalmente il gran dorsale (nell’estensione dell’omero) e il pettorale maggiore, soprattutto nei suoi fasci sternali. A seconda della rigidità individuale e della mobilità scapolare, si attivano in sinergia anche tricipite lungo, dentato anteriore e muscoli stabilizzatori del core.

Dumbbell Pullover GIF

2. Cose da fare (esecuzione corretta) - Step by step

Stenditi su una panca piana, posizionando i piedi a terra per una maggior stabilità e impugna un manubrio con entrambe le mani, tenendolo sopra il petto con le braccia distese. Inizia con il manubrio ben saldo, mani a coppa sulla parte inferiore del disco, e braccia leggermente flesse.

Da questa posizione, porta lentamente le braccia all’indietro oltre la testa e concentrandoti sul movimento dell’omero nell’articolazione scapolo-omerale. Scendi fino al massimo punto raggiungibile senza compensi lombari, cercando di allungare la muscolatura in modo controllato. 

Quando hai raggiunto il punto massimo senza perdere la posizione neutra della colonna, inverti il movimento e riporta il manubrio sopra il petto, espirando durante la salita.

3. Cose da non fare - errori comuni

Uno degli errori più comuni è di non flettere completamente la spalla in fase di discesa. La massima flessione fa sì che i muscoli gran pettorale e gran dorsali si allunghino di più e quindi anche lo stimolo ipertrofico sarà maggiore. Tuttavia, è un esercizio molto impegnativo per l’articolazione della spalla e un deficit della mobilità può ostacolare la buona riuscita dell’esercizio.

Altri errori frequenti includono l’iperestensione lombare, spesso usata per compensare una mobilità toracica insufficiente, o l’uso di carichi troppo elevati che trasformano il gesto in uno slancio fuori controllo. Anche piegare troppo i gomiti toglie enfasi ai muscoli bersaglio, portando il carico su tricipiti e spalle.

4. Pro tips e biomeccanica

Il pullover ha un importante limite biomeccanico: il braccio di leva (moment arm), che è praticamente inesistente quando le braccia sono a 90° rispetto al busto. Questo significa che in accorciamento la tensione è minima, rendendo il gesto meno produttivo di quanto si pensi.

Con le braccia distese in alto, la tensione è nulla.

Quindi, trattandosi di un esercizio che lavora contro la gravità su un piano verticale, è inevitabile che la tensione si disperda man mano che il manubrio si avvicina alla verticale del corpo. 

In quest’ottica, il Pullover è meno efficace rispetto alla variante al cavo alto (pull down), dove la tensione viene mantenuta lungo tutta la traiettoria, anche nel punto iniziale, grazie alla direzione della resistenza e alla tensione continua indotta dal cavo.

Pulldown, stesso esercizio ma con la tensione continua anche con braccia flesse.

Un’altra criticità è la difficoltà nel focalizzare l’attivazione su un distretto specifico: il pullover stimola sia dorsali che pettorali, ma in modo frammentato e poco selettivo. Questo lo rende un esercizio dal valore dubbio se l’obiettivo è l’ipertrofia mirata.

Probabilmente questo mix di fattori fanno del Pullover un esercizio in generale poco mirato e poco utile allo scopo della pura ipertrofia muscolare. Può avere più senso in un contesto riabilitativo, di mobilità toracica e di spalla.

5. Il pullover è un esercizio valido?

Nonostante la sua popolarità storica, il pullover con manubrio non è un esercizio particolarmente consigliabile né per l’allenamento dei dorsali né per quello dei pettorali. Per il dorso, ci sono alternative decisamente migliori come il pulldown al cavo, il rematore o le trazioni. Per il petto, le spinte con bilanciere o manubri, le croci o le dip alle parallele garantiscono uno stimolo molto più specifico ed efficace.

Va comunque detto che il pullover può avere senso in contesti dove si cerca un lavoro di mobilità toracica o una leggera attivazione sinergica del core, ma è raro che venga scelto per questi fini. Nelle palestre, inoltre, spesso viene svolto senza le giuste istruzioni posturali, aumentando il rischio di compensi a carico della zona lombare.

In conclusione? Forse è meglio lasciar perdere il pullover, salvo casi mirati e specifici.

Andrea Ferri, nutrizionista

Luca Franciosi

Biologo nutrizionista e Personal Trainer Theia

FAQ

Il pullover serve di più per il petto o per i dorsali?

Entrambi i muscoli lavorano, ma nessuno dei due in modo efficace. Il gesto coinvolge sia pettorale che gran dorsale, ma con tensione frammentata e poco produttiva ai fini ipertrofici.

Perché il pullover perde tensione in alto?

Perché la forza di gravità agisce in verticale: quando le braccia tornano sopra il petto, il braccio di leva è nullo e la resistenza sul muscolo scompare quasi del tutto.

Meglio il pullover con manubrio o al cavo?

Il pullover al cavo è nettamente migliore: la direzione del cavo mantiene la tensione anche nella parte alta del movimento, rendendolo più efficace per il dorso.

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