La bromelina è un complesso enzimatico estratto dal gambo e dal frutto dell’ananas. Ha proprietà antinfiammatorie e fibrinolitiche, almeno in vitro. Sulla carta, sembrerebbe utile contro il gonfiore, l’edema e la tanto temuta “ritenzione idrica”. Ma nella realtà clinica le cose sono molto meno entusiasmanti.
È facile trovare integratori che la promettono come toccasana per le gambe gonfie, ma se andiamo a vedere cosa ne pensano le grandi società scientifiche… troviamo il nulla.
La European Society for Vascular Surgery (ESVS) non menziona la bromelina nelle sue linee guida del 2022. Raccomanda invece: calze compressive, esercizio fisico, dieta iposodica e venoattivi con evidenza (come MPFF e diosmina).
Anche il National Lymphedema Network, nella sua position statement, la cita solo come ipotesi non supportata da dati clinici. In altre parole: nessuna società scientifica la contempla come opzione terapeutica seria per l’edema cronico.
Qui le cose non migliorano. Le revisioni sistematiche più aggiornate – come quella pubblicata su Vasa nel 2025 – analizzano l’uso della bromelina solo in combinazione con altri ingredienti (vitamina C, escina, flavonoidi). Non esiste una base di studi che valutino l'efficacia della bromelina pura e isolata.
In una meta-analisi del 2023 su Nutri-Health, ad esempio, si osserva una riduzione lieve del gonfiore post-operatorio, ma non ci sono dati sull’edema cronico. E gli effetti osservati riguardano un contesto completamente diverso: infiammazione acuta, non stasi venosa o linfatica.
Gli unici due trial clinici recenti sull’edema da insufficienza venosa includono formulazioni multi-ingrediente:
a. Uno studio retrospettivo del 2024 ha visto una riduzione di 0,7 cm della circonferenza caviglia in 12 settimane. Ma senza placebo, senza cieco e con più sostanze combinate.
b. Un altro trial pilota del 2025 ha registrato solo un miglioramento soggettivo dei sintomi, con una tendenza – non significativa – alla riduzione dell’edema.
Tradotto: non possiamo sapere se l’effetto sia dovuto alla bromelina, agli altri componenti o al semplice effetto placebo.
Spesso si cita il successo della bromelina nel ridurre il gonfiore dopo un’estrazione dentale o un intervento al ginocchio. Ma si tratta di edema infiammatorio acuto, che non ha nulla a che vedere con la ritenzione idrica cronica legata a problemi venosi o linfatici.
Quindi no, il fatto che ti sgonfi dopo aver tolto un molare non significa che ti sgonfierà le caviglie.
Non è tutto innocuo. Gli effetti collaterali della bromelina includono:
a. diarrea e disturbi gastrointestinali,
b. reazioni allergiche (soprattutto in chi è sensibile ad ananas o lattice),
c. aumento del rischio di sanguinamento se assunta con aspirina, clopidogrel o anticoagulanti orali (secondo il NCCIH).
La bromelina è un enzima interessante… ma non per l’edema cronico. Le linee guida non la contemplano, i trial clinici sono deboli, e gli effetti riportati sono modesti o poco rilevanti.
Il suo utilizzo sistematico non è giustificato né raccomandato, e può esporre a effetti collaterali evitabili. Come spesso accade: il fatto che sia naturale non significa che sia efficace.
E con le caviglie gonfie, meglio iniziare da un paio di calze (brutte ma utili) e una bella camminata.
Non ci sono prove solide. Gli studi sono pochi, deboli e mai sulla bromelina pura.
No: le linee guida su linfedema e insufficienza venosa non la raccomandano.
Può causare diarrea, allergie o aumentare il rischio di sanguinamento se assunta con farmaci.
ESVS. European Society for Vascular Surgery Guidelines on Chronic Venous Disease, 2022.
National Lymphedema Network. Diagnosis and Treatment of Lymphedema, 2011.
PubMed. The role of Bromelain and Liposomal Vitamin C in CVD, 2025.
PubMed. Systematic Review on Bromelain Efficacy and Safety, 2023.
MSJ Online. Systemic enzyme therapy in CVD: a review, 2021.
PMC. Effects of Baicalin, Bromelain and Escin Supplement, 2024.
MDPI. Bromelain and Pineapple Extract Evaluation, 2024.
NCCIH. Bromelain: Usefulness and Safety, 2024.