Ci sono diversi studi recenti che hanno analizzato l'efficacia del tè verde sul dimagrimento e tra questi troviamo:
In pratica: l’effetto c’è, ma è piccolo e dipende dalla dose, dalla durata e dal contesto metabolico.
L'estratto di tè verde va ad agire su più componenti, tra questi abbiamo:
I due contesti dove alcuni RCT hanno notato un leggero vantaggio sono:
a) Soggetti in sovrappeso o con obesità lieve
b) Sportivi di endurance (gare inferiori a 2 ore)
a) Rischio di danno epatico: secondo l’EFSA (2018), dosi pari o superiori a 800 mg di EGCG al giorno possono indurre epatotossicità, gli infusi tradizionali invece risultano sicuri; il rischio riguarda principalmente gli integratori concentrati.
b) Dosaggio massimo consentito: in attesa di una soglia regolatoria ufficiale dell’UE, si consiglia di non superare i 300–400 mg di EGCG al giorno.
c) Effetti collaterali comuni: Tra i vari effetti abbiamo nausea, insonnia e pirosi gastrica ( bruciori di stomaco), questi sintomi sono più frequenti con dosi elevate o in presenza di caffeina associata
d) Interazioni farmacologiche: l’EGCG può potenziare l’effetto del warfarin e ridurre l’assorbimento del ferro, è necessaria cautela in caso di anemia o se si assumono anticoagulanti.
1) Preferisci l’infuso classico: 3–4 tazze/die (≈ 200 mg EGCG) restano entro i limiti EFSA.
2) Se usi integratori, verifica la quantità totale di EGCG da tutte le fonti.
3) Evita co-assunzione con alcol/paracetamolo, che aumentano il carico epatico.
4) Limita a cicli brevi (8–12 settimane); monitora ALT/AST se hai fattori di rischio.
5) Non aspettarti miracoli: l’effetto scompare senza dieta ed esercizio costanti.
L’estratto di tè verde fa dimagrire “un po’”, ma non abbastanza da sostituire dieta ed esercizio, e a dosi elevate può stressare il fegato.Un uso moderato (≤ 300 mg EGCG/die) può dare un extra ~1 kg a 3 mesi nei soggetti in sovrappeso, ma i risultati a lungo termine e la sicurezza oltre questa soglia non sono garantiti. Per chi cerca un calo di peso clinicamente significativo, puntare su un piano alimentare mirato, attività fisica e, se necessario, strategie farmacologiche con benefit-risk comprovati rimane la strada più efficace.
Sì, in media 1 kg in 2-3 mesi, ma solo se l’estratto è ben dosato (≥ 300 mg EGCG) e non sostituisce una dieta ipocalorica.
Sotto i 300–400 mg EGCG/die non sono segnalati problemi nella maggior parte dei soggetti. Dosi superiori possono stressare il fegato.
Ad oggi la risposta più corretta è "forse": alcuni studi mostrano aumento dell’ossidazione lipidica se assunto pre-gara, ma non sostituisce carboidrati o strategie nutrizionali solide.