La Garcinia cambogia, nota anche come Garcinia gummi-gutta, è un frutto tropicale dell’Asia sud-orientale. Il suo principio attivo, l’acido idrossicitrico (HCA), è estratto dalla buccia e si trova in molti integratori per la perdita di peso.
L’HCA ha effetti teorici promettenti: inibisce un enzima della sintesi lipidica e può ridurre l’appetito aumentando la serotonina. Ma... tra la teoria biochimica e l’effetto clinico c’è di mezzo il fegato. Letteralmente.
Sulla Garcinia e la sua implicazione nella perdita di peso abbiamo tre studi importanti:
In breve: l’HCA può far perdere 1 kg, ma solo a breve termine e con effetto clinicamente modesto rispetto a una dieta ipocalorica.
La Garcinia non è priva di rischi, soprattutto per il fegato. Sono stati documentati oltre 40 casi di:
a) Epatite acuta
b) Insufficienza epatica fulminante
c) Trapianto di fegato in pazienti giovani e sani
Altri effetti comuni:
d) Nausea e diarrea (15–25% dei soggetti)
e) Interazioni con antidepressivi serotoninergici
f) Lotti contaminati con sibutramina (farmaco vietato, FDA 2017)
L’uso non è raccomandato per la popolazione generale. Tuttavia, se decidi comunque di provarla, questo è quello che devi sapere:
a) Malattie epatiche, alcolismo
b) Uso di farmaci epatotossici
c) Uso di antidepressivi serotoninergici
1) Limita l’assunzione a max 8–12 settimane
2) Interrompi subito se compaiono nausea persistente, urine scure, dolore addominale o ittero
3) Controlla le transaminasi epatiche prima e dopo 12 settimane
4) Acquista solo prodotti con HCA titolato e testati da enti terzi
La Garcinia cambogia non è né una “pillola brucia-grassi” efficace né priva di rischi.
Le migliori meta-analisi mostrano un dimagrimento medio di appena 1 kg a breve termine, mentre sono documentati (seppur rari) casi di epatite grave. Nessuna autorità sanitaria ha approvato un claim sul controllo del peso, e alcune agenzie hanno emesso avvisi di sicurezza. Per perdere peso in modo significativo e duraturo rimangono molto più efficaci e sicuri come un deficit calorico moderato, un programma di attività fisica e l’eventuale supporto di professionisti (nutrizionista, medico)
No. Nessuna autorità (UE, USA, Australia) ne ha approvato l’uso per il controllo del peso.
Un po’: gli studi mostrano una perdita media di circa 1 kg in 2-3 mesi, ma senza benefici sul lungo periodo.
Attenzione ai “mix dimagranti”: spesso contengono dosi inefficaci o ingredienti non dichiarati.