Nutrizione

Frutta secca e colesterolo: davvero aiuta ad abbassarlo?

1. La frutta secca abbassa il colesterolo? Sì, ma non aspettarti miracoli

Se stai cercando un modo semplice e naturale per abbassare il colesterolo, potresti aver sentito dire che la frutta secca fa bene al cuore. Ed è vero. Ma come spesso accade in nutrizione, il messaggio va messo nel contesto giusto. Non aspettarti effetti miracolosi da una manciata di noci: la frutta secca funziona, ma gli effetti sono piuttosto modesti.

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2. Cosa dice la scienza?

Negli ultimi anni, le prove scientifiche si sono accumulate, e il verdetto è chiaro: una porzione al giorno di frutta a guscio – noci, mandorle, pistacchi, nocciole, persino arachidi – può aiutare a ridurre il colesterolo LDL, quello che viene comunemente chiamato “cattivo”.

Parliamo però di un effetto modesto, nell’ordine di 4–5 mg/dL in meno. È quanto emerge da grandi meta-analisi di studi clinici, dove si è visto che chi consuma quotidianamente una trentina di grammi di frutta secca – circa una manciata – ottiene piccoli miglioramenti nei livelli di colesterolo totale e LDL, con benefici più marcati se si parte già da valori alti.

3. Perché funziona?

La frutta secca è un piccolo scrigno di nutrienti benefici per il cuore: grassi insaturi, fibre, fitosteroli. Tutti elementi che contribuiscono a migliorare il profilo lipidico, soprattutto quando vanno a sostituire snack "meno sani", come salumi, formaggi grassi o dolci confezionati.

E no, non serve scegliere il tipo "migliore": mandorle, noci, nocciole, pistacchi… funzionano tutti più o meno allo stesso modo. Conta la quantità e, soprattutto, il contesto in cui li inserisci.

4. Come inserirla nella tua giornata?

Semplice: una manciata (≈30 grammi) al giorno può diventare:

1) uno snack di metà mattina o pomeriggio

2) un’aggiunta croccante allo yogurt o alle insalate

3) un modo per arricchire il tuo porridge o il muesli della colazione

L’unica accortezza? Usala al posto di qualcos’altro, non in aggiunta. Una porzione fornisce circa 160–190 kcal: se vuoi mantenere il peso stabile, è bene che rientri nel bilancio energetico complessivo.

5. Attenzione a questi casi particolari

1) Allergie: se sei allergico alla frutta a guscio, ovviamente evita.

2) Calcolosi da ossalato: in caso di calcoli renali, la frutta secca va limitata, soprattutto le mandorle.

3) Bambini sotto i 5 anni: mai dare frutta secca intera, è un alimento ad alto rischio soffocamento. Meglio in crema o tritata.

6. In sintesi?

Sì, mangiare frutta secca ogni giorno può abbassare leggermente l’LDL. L’effetto è piccolo, ma reale. E se lo sommi ad altri buoni comportamenti (attività fisica, meno zuccheri aggiunti, più fibre…), può fare la differenza sul lungo periodo.

La chiave non è aggiungerla a caso, ma mangiarla usando sempre il buon senso. Come sempre, la costanza batte le soluzioni lampo.

Valerio Gamucci, nutrizionista

Autore - Valerio Gamucci

Biologo nutrizionista Theia, esperto in integrazione e nutrizione sportiva.

FAQ

1. Quale frutta secca abbassa di più il colesterolo?

Non ci sono differenze significative: noci, mandorle, pistacchi, nocciole e persino le arachidi hanno effetti simili sul profilo lipidico.

2. Quanta frutta secca bisogna mangiare al giorno?

La quantità ottimale è circa di 30 gr al giorno, cioè una manciata. Meglio consumarla regolarmente, al posto di altri snack.

3. La frutta secca può sostituire i farmaci per il colesterolo alto?

No. Può dare un contributo minimo e non sostituisce le terapie prescritte. È utile come parte di una dieta equilibrata, non come rimedio unico.

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