Allenamento

Monofrequenza vs multifrequenza: qual è la scelta migliore in palestra?

1. Che cosa intendiamo per “frequenza”?

Nel gergo dell’allenamento:

Monofrequenza = alleni ogni muscolo una sola volta alla settimana (es. lunedì petto, martedì dorso…).

Multifrequenza = alleni ogni muscolo almeno due volte a settimana, anche con split diversi (full-body, upper/lower, push-pull-legs…).

È un po’ come chiedersi: meglio una mega-abbuffata domenicale o più pasti ben distribuiti?

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2. Cosa dicono le linee guida

Le più importanti istituzioni (ACSM, NSCA) sono molto chiare:

a. Ogni grande gruppo muscolare va stimolato almeno due volte a settimana.

b. La frequenza serve a distribuire meglio il volume settimanale, vero driver dell’ipertrofia.

c. Anche per chi si allena solo 2-3 volte a settimana, la soluzione ottimale è una full-body ripetuta (anziché un body-split da rivista anni '90). In alternativa anche un upper + lower + fullbody può essere una buona strategia, a patto di essere costanti negli allenamenti.

3. E la scienza cosa dice?

Le meta-analisi più aggiornate concordano:

Se il volume totale (cioè le serie settimanali) è uguale, la frequenza non cambia il risultato finale...

...ma distribuire quelle serie su più sedute:

a. migliora la qualità dell’esecuzione;

b. riduce la fatica nervosa;

c. prolunga la sintesi proteica muscolare, che dura circa 48 h dopo ogni stimolo.

In parole semplici? Allenarti più spesso rende lo stesso volume più efficace e sostenibile.

Efficienza del gruppo che si è allenato una sessione per gruppo muscolare alla settimana (G1) in confronto al gruppo che si è allenato 2 sessioni per gruppo muscolare alla settimana (G2). Si è analizzato un possibile miglioramento in termini di forza. Su alcuni esercizi non si è notata una grande differenza. Su altri invece si nota un miglioramento nella forza, allenandosi in multifrequenza.

4. Quando (e per chi) ha ancora senso la monofrequenza

Ci sono due eccezioni:

a. Bodybuilder esperti, abituati a gestire volumi mostruosi in una singola seduta (20+ serie): hanno bisogno di tanto recupero sistemico e possono permetterselo.

b. Settimane particolari, come un microciclo di deload o un periodo “pump” per varietà.

Ma anche in questi casi, la scelta è logistica, non fisiologica. È una strategia, non una regola.

5. La guida pratica per decidere

Ecco come orientarti:

a. Se sei intermedio o avanzato, punta a 2-3 allenamenti per muscolo a settimana, con 8-15 serie totali.

b. Se sei principiante, bastano 2-3 full-body settimanali o un upper/lower split per iniziare al meglio e incrementare rapidamente i parametri.

c. Se sei atleta d’élite, potresti arrivare a 3-5 stimoli a settimana per distretto, con micro-sessioni mirate e strategie particolari o individualizzate.

d. Se sei in fase di mantenimento, anche 1 sola seduta può bastare, ma con almeno 6-8 serie ben fatte.

Il trucco è semplice: trova il tuo volume ideale e distribuiscilo bene.

Un'ottima ripartizione di base per un allenamento in multifrequenza e consigliabile alla maggior parte delle persone, in base al numero di allenamenti settimanali, può essere:

a. 3 allenamenti settimanali = 3 fullbody oppure upper + lower + fullbody

b. 4 allenamenti settimanali = 2 upper + 2 lower oppure 2 push + 2 pull

Il tutto è estremamente adattabile in base tanti altri fattori come i volumi per ogni gruppo muscolare, densità di allenamento e tempo a disposizione e capacità di recupero del soggetto.

Considerazioni finali

Monofrequenza o multifrequenza? La risposta è: dipende… dal volume totale (ma in generale è meglio la multifrequenza)

La multifrequenza non è una religione, ma una strategia intelligente per stimolare i muscoli più spesso, senza esaurirsi in una singola seduta. È più sostenibile, più qualitativa, e – se ben programmata – decisamente più efficace della monofrequenza.

La monofrequenza resta una scelta possibile, ma non la più efficiente per chi ha tempo e modo di allenarsi più spesso.

E no, il “petto il lunedì” non è scritto nel Vangelo.

Andrea Ferri, nutrizionista

Luca Franciosi

Biologo nutrizionista e Personal Trainer Theia

FAQ

Qual è la differenza tra monofrequenza e multifrequenza in palestra?

La monofrequenza prevede l’allenamento di un gruppo muscolare una sola volta a settimana (es. petto il lunedì, schiena il martedì, ecc.), mentre la multifrequenza prevede di allenare uno stesso gruppo muscolare più volte a settimana tramite split routine o fullbody.

Quale dei due approcci è il migliore?

La multifrequenza tende a essere più efficace per la maggior parte delle persone, specialmente principianti e intermedi, perché stimola i muscoli più spesso e permette un apprendimento motorio più rapido.

La monofrequenza per chi è più adatta invece?

La monofrequenza è più adatta ad atleti avanzati che sanno gestire volumi e recupero in modo ottimale.

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