
Diecimila passi è un obiettivo che si sente spesso in giro, da sempre consigliati e millantati nel tempo. Ma ti sei mai chiesto a quante calorie corrispondano in modo effettivo?
La risposta breve è: dipende.
Si, perchè non c’è un valore fisso e immutabile, il consumo varia in base alla singola persona e alle sue caratteristiche antropometriche (peso e altezza) .
Ma perchè proprio 10.000 passi?
Le linee guida ufficiali non fissano un numero “magico” di passi: l’OMS parla di minuti di attività moderata o vigorosa a settimana, e i passi sono uno strumento utile per arrivarci.
In ogni caso, più ti muovi, meglio è: grandi studi mostrano che aumentare i passi giornalieri si associa a minori rischi di mortalità e malattie cardiovascolari, con benefici che crescono fino a circa 8–10 mila passi al giorno.
Per stimare le calorie dei tuoi 10.000 passi servono due ingredienti:
a. Distanza percorsa (in passi o in km)
b. Peso corporeo
La distanza si ricava dal numero dei passi moltiplicati per la lunghezza del passo. Una stima pratica e usata anche in letteratura è: passo ≈ 0,413 × altezza (in metri).
Nella pratica, il modo più facile per calcolare il numero dei km percorsi partendo dai passi è:
Se sei più basso di 1,70 m → n. passi * 0.6 / 1000
Se sei più alto di 1,70 m → n. passi * 0.7 / 1000
Consideriamo adesso il nostro obiettivo, 10.00 passi:
Se sei più basso di 1,70 m → 10.00 passi = circa 6 km
Se sei più alto di 1,70 m → 10.000 passi = circa 7 km

Poi entra in gioco la nota “Formula di Arcelli” per la camminata in piano: kcal ≈ 0,5 × peso (kg) × chilometri. È una scorciatoia molto vicina ai calcoli fisiologici ufficiali (le equazioni metaboliche ACSM), che stimano un costo energetico della camminata proporzionale alla velocità e all’inclinazione.
Questo significa che lo stesso numero di passi “pesa” in modo diverso a seconda del tuo peso e della tua altezza.
Due esempi pratici aiutano a capire:
Persona A: 60 kg, 1,60 m → passo ≈ 0,60 m → 10.000 passi ≈ 6 km →
0,5 (coefficiente fisso per la camminata) × 60 (peso) × 6 (km) = circa 200 kcal consumate
Persona B: 85 kg, 1,85 m → passo ≈ 0,70 m → 10.000 passi ≈ 7 km →
0,5 (coefficiente fisso per la camminata) × 85 (peso) × 7 (km) = circa 325 kcal consumate
Velocità, pendenza e oscillazione delle braccia possono spostare un po’ l’ago della bilancia: andare in salita o a passo molto svelto aumenta il costo energetico (lo descrivono bene le equazioni ACSM usate in ambito clinico e sportivo).

Nella pratica di tutti i giorni, i contapassi/fitness tracker offrono stime ragionevoli, ma è utile calibrare la lunghezza del passo su una distanza nota per essere più accurati.
Ecco il nostro calcolatore per stimare quanto puoi consumare facendo un certo numero di passi!
Diecimila passi possono farti consumare 150, 300, 500 calorie. Ma l'importante non è tanto il consumo, quanto più il far rientrare il movimento nelle nostre abitudini di vita.
Le linee guida non impongono un target specifico di passi: puntano a 150–300 minuti a settimana di attività moderata (o 75–150 di vigorosa).
La ricerca recente conferma che aumentare i passi giornalieri porta a benefici misurabili, anche se non si raggiunge sempre la quota dei 10.000. Se vuoi trasformare i tuoi passi in risultati, parti dal numero che fai oggi e prova ad incrementarlo un po’ alla volta: il corpo e la tua salute ti ringrazieranno.
No. Gli studi mostrano benefici già da 7–8.000 passi al giorno, soprattutto per la salute cardiovascolare e la riduzione del rischio di mortalità. L’obiettivo migliore è quello che puoi mantenere nel tempo.
Dipende da peso e altezza. Una persona di 60 kg consuma circa 200 kcal, una di 85 kg circa 325 kcal, camminando 6–7 km in piano.
Usa la formula di Arcelli: kcal = 0,5 × peso (kg) × km percorsi. Puoi stimare i km moltiplicando il numero dei passi per 0,6 o 0,7 (in base all’altezza) e dividendo per 1000.