Nutrizione

Regime forfettario nutrizionisti: quanto paghi davvero?

1. Tutto su tasse, contributi ENPAB e guadagni netti (con calcolatore gratuito)

Se sei un biologo nutrizionista con la partita IVA in regime forfettario, è normale chiederti:
“Quanto mi rimane davvero in tasca?”

La risposta non è così ovvia: tra tasse, contributi ENPAB e spese professionali, il tuo fatturato non coincide con ciò che puoi spendere.

In questo articolo ti spieghiamo:

a. Come funziona il regime forfettario per i nutrizionisti

b. Quante tasse e contributi devi pagare

c. Quanto ti rimane davvero a fine anno

d. E ti regaliamo un calcolatore automatico per fare i conti in pochi secondi

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2. Come funziona il regime forfettario per i nutrizionisti?

Il regime forfettario è il regime fiscale agevolato per chi inizia una professione autonoma. Per i nutrizionisti, è spesso la scelta più vantaggiosa nei primi anni di attività.

Ecco le caratteristiche principali:

a. Aliquota 5% nei primi 5 anni, poi 15%

b. Si paga sulle entrate imponibili, non sull’intero fatturato

c. Per i nutrizionisti, l’imponibile è il 78% del fatturato (coefficiente di redditività)

Esempio: se fatturi 30.000 €, pagherai le tasse su 23.400 € (cioè il 78%).

3. Quanto si paga di tasse nel regime forfettario?

🕐 Primi 5 anni:
Paghi il 5% sul reddito imponibile
📅 Dopo 5 anni:
Paghi il 15%, con lo stesso meccanismo di calcolo

L’imposta sostitutiva sostituisce IRPEF e addizionali, rendendo tutto più semplice. Ma ricordati che ci sono anche i contributi ENPAB!

4. Cos'è l'imposta sostitutiva?

L’imposta sostitutiva è una tassa unica che, nel regime forfettario, va a sostituire tutte le imposte classiche che un lavoratore autonomo normalmente dovrebbe pagare, cioè:

a. IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)

b. Addizionale regionale

c. Addizionale comunale

d. Imposta di bollo (in alcuni casi)

In pratica: paghi solo questa. Fine.
Niente scaglioni, niente calcoli complicati.

Quanto si paga?

a. 5% nei primi 5 anni, se hai i requisiti di startup (nessuna attività simile negli ultimi 3 anni, e sei nuovo alla partita IVA)

b. 15% dal sesto anno in poi, o subito se non hai diritto alla riduzione.

5. Contributi ENPAB: quanto e quando si pagano?

Se sei un biologo nutrizionista con partita IVA, sei obbligato a iscriverti all’ENPAB. Ecco cosa comporta:

Contributo soggettivo

a. 15% sull’imponibile

b. Serve per la pensione futura

Contributo integrativo

a. 4% sull’imponibile

b. Va indicato in fattura ma versato tu all’ENPAB

Contributo di maternità

a. Fisso: 103 € all’anno

Nota: se fatturi poco, puoi chiedere una riduzione temporanea del soggettivo. Ma per sicurezza calcoliamo il 15% pieno.

6. Esempio pratico: tasse e guadagni netti di un nutrizionista

Ipotizziamo che durante il 2025 hai ricevuto dai tuoi pazienti un totale di 26000 € (questo dato prende il nome di fatturato).

7. Calcola subito quanto ti rimane: usa il nostro calcolatore 👇

Calcolatore regime forfettario

DISCLAIMER: Questo calcolatore ha uno scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo una consulenza fiscale o legale. I dati forniti sono basati su stime generiche e potrebbero non riflettere la tua situazione specifica o eventuali aggiornamenti normativi. Per una valutazione accurata e personalizzata, ti consigliamo di confrontarti con un commercialista di fiducia.

8. “E se fatturo poco?”

Anche se il regime forfettario può sembrare vantaggioso per chi ha un’attività a basso volume, è importante sapere che ENPAB richiede comunque il versamento di contributi minimi obbligatori, a prescindere dal reddito prodotto.

Nel 2025, il biologo libero professionista iscritto all’ENPAB deve versare:

a. Contributo soggettivo minimo: 1.286 €

b. Contributo integrativo minimo: 104 €

c. Contributo maternità: 129,29 €

Totale minimo da versare anche a reddito zero: 1.519,29 € all’anno

In altre parole, se fatturi poco o addirittura nulla, questi contributi vanno comunque versati. Tuttavia, sono previste delle riduzioni per alcune categorie:

a. Se sei under 30 e ti iscrivi per la prima volta, puoi richiedere la riduzione del 50% del contributo soggettivo minimo per i primi tre anni.

b. Se sei titolare di altra posizione previdenziale obbligatoria (es. sei anche dipendente o iscritto a un altro ente), puoi chiedere l’esonero dal contributo soggettivo minimo.

c. Se sei pensionato ENPAB, puoi richiedere la stessa agevolazione.

Attenzione: le riduzioni non sono automatiche e vanno richieste ogni anno entro le scadenze fissate da ENPAB.

In sintesi: il forfettario è semplice e vantaggioso dal punto di vista fiscale, ma non esonera dagli obblighi previdenziali, anche se il reddito è basso. Valuta con attenzione, soprattutto nei primi anni di attività, se il gioco vale la candela oppure se è meglio fare un’attenta pianificazione insieme a un commercialista.

9. In conclusione

Il regime forfettario è una buona scelta per iniziare, ma devi essere consapevole delle voci in uscita. Sapere quanto ti rimane davvero non è pignoleria: è sopravvivenza.

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10. FAQ: domande frequenti✍️

1. “Devo aprire partita IVA per lavorare come nutrizionista?”

Sì, se vuoi esercitare in modo autonomo e non hai un contratto da dipendente o collaborazione. È obbligatoria per fatturare.💼

2. “Sono iscritto all’Ordine: devo comunque iscrivermi all’ENPAB?”

Sì. L’iscrizione all’ENPAB è obbligatoria per tutti i biologi liberi professionisti.💸

3.“Posso scaricare spese nel regime forfettario?”

No, ma hai già un’imposizione agevolata: paghi le tasse solo sul 78% dei tuoi incassi, che equivale a una deduzione forfettaria.📉

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